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mercoledì 20 aprile 2011

Sulla storia di Astolfo. L'elogio della Terra insensata


Dal Castello dei destini incrociati di Italo Calvino:

Astolfo era salito a cercare la Ragione nel Mondo del Gratuito, Cavaliere del Gratuito egli stesso. Quale saggezza trarre per norma della Terra da questa Luna del delirio dei poeti? Il cavaliere provò a porre la domanda al primo abitante che incontrò sulla Luna [..].
Sui bianchi campi della Luna, Astolfo incontra il poeta, intento a interpolare nel suo ordito le rime delle ottave, le file degli intrecci, le ragioni e le sragioni. Se costui abita nel bel mezzo della Luna, - o ne è abitato, come dal suo nucleo più profondo, - ci dirà se è vero che essa contiene il rimario universale delle parole e delle cose, se essa é il Mondo pieno di senso, l'opposto della Terra insensata.

- No, la Luna è un deserto - questa era la risposta del poeta, a giudicare dall'ultima carta scesa sul tavolo: la calva circonferenza dell'Asso di Denari, - da questa sfera arida parte ogni discorso e ogni poema; e ogni viaggio attraverso foreste e battaglie tesori banchetti alcove ci riporta qui, al centro d'un orizzonte vuoto.


In alto: incisione di Gustav Dorè.

1 commento:

Gisella Meli ha detto...

la luna lasciamola ai poeti.

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