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domenica 17 agosto 2008

Racconti di vita

Mesi fa trovai questo video sul Web, lo trovo interessante.. gente che racconta il posto in cui vive, un video per raccontarlo agli altri: lo ZEN tra percezione e realtà.

venerdì 8 agosto 2008

Percorsi ..



Livia Alessandrini, Labirinto (2002) ACRYLIQUE SUR TOILE.






Quando ho visto questa immagine, non lo nego, è stato amore a prima vista; è densa di significati, si apre a diverse interpretazioni e quando le letture diventano molteplici.. beh, in quel caso, mi diverto proprio!
Un labirinto tortuoso, difficile da decifrare, la mente umana, le strutture mentali che la comprimono, la contemporaneità... e quell'essere lì, in alto, quasi a controllare, sembra proprio che disegni, che crei dal nulla questo fantomatico labirinto.
Sapersi orientare in esso è la cosa a cui generalmete si tende, chissà perchè poi, perdersi potrebbe essere molto più interessante.. ma come si fa? come poter prendere le distanze dalle nostre rappresentazioni?
Troppe domande, il caldo inizia a farsi sentire e siccome i discorsi seri non sono mai stati il mio forte, preferisco tagliare corto, anche perchè, parliamoci chiaro, non ho la risposta a questa domanda!

sabato 2 agosto 2008

La Parola io

Di Gaber - Luporini2003 © Edizioni Curci Srl -

La parola io
è un'idea che si fa strada a poco a poco
nel bambino suona dolce come un'eco
è una spinta per tentare i primi passi
verso un'intima certezza di se stessi.

La parola io
con il tempo assume
un tono più preciso
qualche volta rischia
di esser fastidioso
ma è anche il segno
di una logica infantile
è un peccato ricorrente ma veniale.

Io, io, io
ancora io.

Ma il vizio dell'adolescente
non si cancella con l'età
e negli adulti stranamente
diventa più allarmante e cresce.

La parola io
è uno strano gridoche nasconde invano
la paura di non essere nessuno
è un bisogno esagerato
e un po' morboso
è l'immagine struggente del Narciso.

Io, io, io
e ancora io.

Io che non sono nato
per restare per sempre
confuso nell'anonimato
io mi faccio avanti
non sopporto l'idea di sentirmi
un numero fra tanti
ogni giorno mi espando
io posso essere il centro del mondo.

Io sono sempre presente
son disposto a qualsiasi bassezza
per sentirmi importante
devo fare presto
esaltato da questa mania
di affermarmi ad ogni costo
mi inflaziono, mi svendo
io voglio essere il centro del mondo.

Io non rispetto nessuno
se mi serve posso anche far finta
di essere buono
devo dominare
sono un essere senza ideali
assetato di potere
sono io che comando
io devo essere il centro del mondo.

Io vanitoso, presuntuoso
esibizionista, borioso, tronfi o
io superbo, megalomane, sbruffone
avido e invadente
disgustoso, arrogante, prepotente
io, soltanto io
ovunque io.

La parola io
questo dolce monosillabo innocente
è fatale che diventi dilagante
nella logica del mondo occidentale
forse è l'ultimo peccato originale.
Io.

http://www.youtube.com/watch?v=aZje4eUvQrs

Sarà pure un peccato, ma in un mondo che ci vuole tutti uguali questa parola ha tutto un altro sapore.

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