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lunedì 4 aprile 2011

R-EVOLUTION


È rivoluzione quando un corpo celeste ruota intorno al proprio centro di gravitazione. Il movimento presuppone, prima d'ogni altra cosa, l'esistenza d’un orizzonte, il luogo dove spazio e tempo cessano d'esistere, dove la cosa e il processo si mescolano al punto da confondersi l'un con l'altro.
Ambiguo l'orizzonte, ambiguo e sfuggente, stabile e instabile, cangiante e versicolore.
È rivoluzione il cambiamento di una qualche struttura politica esistente, il rovesciamento della trama sociale della realtà.
Oggi l'orizzonte serve a definire l'incontro tra quel che c'è e quel che non c'è, acquista un simbolico valore di prognosi, se non addirittura profetico.
Ambiguo l'orizzonte, ambiguo e sfuggente, stabile e instabile, cangiante e versicolore.

Mettere in discussione l’orizzonte oggi, è chiamarne in causa la forma e la natura, la funzione e l’artificio; mettere in discussione l’orizzonte ha da sempre significato lo sconvolgimento repentino dell’ordine esistente sulla faccia della Terra.
E allora, non potrà che essere rivoluzione. La realtà s’incontra con l’originaria versione, la prima linea, il confluire caotico dei processi.




Farinelli F., L’invenzione della Terra, Sellerio Editore, 2007.
Magritte R. I misteri dell’orizzonte, 1955).

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