a Maurice
Continuava a suonare nella notte, lui, che non aveva ancora capito che la vita era solo un soffio di gelo.Continuava a sognare su quel ciglio di strada, lui e la sua fisarmonica. E suonava una melodia sfrenata, carica di speranze inattese, di sogni proibiti. Sopraggiungeva l’alba e Maurice non aveva paura, perché amava la luce, lui che viveva la notte, Maurice che scappava di giorno, lui, invisibile tra i visibili. Giunse presto la luce e con essa svanì la magia di una notte. Come tante.
Quel giorno trovarono una fisarmonica sul ciglio della strada e una vita restituita al gelo.
Eppure era stato solo un soffio.
Durato un’eternità.
Un soffio
Maurice.
G.M